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Regione Sicilia

Informazioni Geografiche e Antropologiche

Informazioni sul Comune di Petralia Soprana


 

Petralia Soprana è il più alto paese delle Madonie, 1147 m. Domina un ampio paesaggio che spazia dalle cime innevate dell’Etna, alla città di Enna e ai monti del palermitano. Petralia Soprana è raggiungibile dall’autostrada Palermo-Catania svincolando a Tre Monzelli o a Irosa e proseguendo per la SS 120.

Gli abitanti di Soprana sono residenti in ben 33 borgate alcune delle quali distanti parecchi chilometri. Disseminati nel territorio nella vallata, segnata dal fiume Salso, i borghi e piccoli insediamenti rurali sorsero tra il XVI e il XVIII secolo, per effetto della politica di ripopolamento delle campagne e per l’esigenza di espandere le colture agrarie. Vere e proprie comunità autonome si sono caratterizzate per la semplice ed equilibrata organizzazione urbanistica ed architettonica. Alle porte di Petralia Soprana si trova ancora Villa Sgadari, una delle più interessanti residenze suburbane delle Madonie, dalla quale traspare l’eleganza delle linee architettoniche inserite con sapienza nel contesto ambientale. Il territorio di Petralia Soprana ha una superficie di 56,86 kmq., prevalentemente montana, percorsa dal fiume Salso, va da un’altitudine di 1657 m. s.l.m. con pizzo Corvo a quote più basse di 600-700 metri, ricoperta per una esigua parte da bosco o macchia mediterranea e da pascoli perenni nella zona nord, e poi da terreni seminativi a cui si alternano colture arboree verso sud-sud est man mano che si scende a valle. È un territorio fortemente antropizzato, caratterizzato da una stanzialità accentrata oltre che nel centro storico (con quasi 1400 abitanti) anche in numerosi borghi, che per la loro espansione negli ultimi vent’anni, hanno assunto fisionomie completamente diverse assimilabili più a modelli di piccoli centri urbani. Una presenza umana stanziale nel territorio che ne fa una delle zone più vive del comprensorio madonita, che dal centro storico ai vari centri disseminati lungo il percorso fluviale del Salso o lungo le SS 120 e 290 si è sempre caratterizzato per un fortissimo legame alle sue antiche tradizioni, pur al contempo aperto e sensibile ai cambiamenti sociali e culturali della nostra società contemporanea. Ne sono testimonianza il fiorire di associazioni culturali e sportive, di circoli in tutti i centri del territorio che insieme a quelli di antica data svolgono un’intensa attività socio-culturale e sportiva. Mostre d’arte, concerti di musica classica, jazz, rock o leggera, convegni, spettacoli teatrali, rappresentazioni folkloristiche non come mere rappresentazioni fine a se stesse ma come racconti vivi tramandati da padre in figlio, sagre, feste, attività ricreative e sportive, illuminano e ravvivano la stagione estiva e le varie ricorrenze annuali dei centri di tutto il territorio comunale. Varie sono le sagre che offrono la possibilità di degustare i prodotti genuini del territorio e tra queste negli anni hanno assunto una particolare rilevanza la sagra del salgemma a Raffo e il percorso enogastronomico lungo le vie del centro storico. Durante il mese di agosto si svolgono spettacoli e manifestazioni tra cui spicca, il giorno di Ferragosto, il matrimonio baronale, rievocazione storica nei costumi settecenteschi del matrimonio dei nobili, con dame riccamente vestite, che sfilano tra le antiche vie verso la suggestiva Piazza Duomo, culminante con la cerimonia dello sposalizio, con il coreografico Ballo della Cordella del Gruppo Gurafo, e la giostra degli stendardieri eseguita magistralmente dagli abilissimi giovani del Gruppo Stendardieri Sopranesi. Tra le feste religiose molto sentita è quella di San Giuseppe, si soleva un tempo imbandire banchetti pubblici per i poveri, ma ancora oggi chi vuole tenere viva la tradizione prepara del pane che dona nel vicinato. Attraverso le molteplici manifestazioni delle tradizioni, dei riti, del folklore, si conserva memoria storica di lontane dominazioni, di antiche espressioni pagane agresti. Molto suggestive le celebrazioni della Settima Santa: la domenica di Pasqua si celebra “u ncuontru”. Sbucando da strade opposte, le due statue portate a spalla dai componenti delle antiche confraternite in costume, corrono l’una verso l’altra. La Madre abbraccia il Figlio perdendo il velo nero di lutto mentre una spontanea commozione pervade il pubblico. I motivi di salvezza della Pasqua cristiana fanno riemergere e rivivere un remoto trionfo solare della vita, il delicato rapporto madre-figlio, la grandezza storico-culturale della Donna-Madre nella civiltà contadina.

Suggestiva la notte del Sabato Santo, caratterizzata dalla “Calata d’a tila”. Le feste a Petralia Soprana costituiscono momenti privilegiati di aggregazione sociale, di espressione di fede, di manifestazione legate a tradizioni avite. La più importante è quella dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, caratterizzata dalla processione che vede sfilare i simulacri dei Patroni assieme a quelli di tanti altri Santi. Seguono altre festività, tra cui quella del Salvatore e dei Santi Cosma e Damiano, molto sentita, in cui affluiscono moltissimi fedeli dei paesi vicini, nonché infine la “Nuvena” natalizia.

 

Amministrazione Comunale – Anno 2019

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